Gita alle Grotte di Labante
Cosa fare in una giornata alle Grotte di Labante: come arrivare, cosa vedere e dove mangiare
Tra gli Appennini Tosco-Emiliani si nasconde un’area naturale unica nel suo genere: le Grotte di Labante!

Situate nel comune di Castel d’Aiano nella valle dell’Aneva, più precisamente nella frazione di San Cristoforo Labante (qui sulla mappa), queste grotte costituiscono una cavità naturale in travertino tra le più grandi e antiche nel mondo. A livello naturalistico sono così importanti per il mantenimento della biodiversità e dell’habitat in cui si trovano, che dal 2006 sono state riconosciute come sito di importanza comunitaria (S.I.C.).
Particolari e suggestive sia all’interno che all’esterno, sono perfette per una gita in giornata, da abbinare a un trekking o un pranzo nei dintorni!
Da come arrivare a dove fermarsi a mangiare, scopriamole insieme!
Come arrivare
Il mezzo più veloce per arrivare alle grotte è sicuramente l’auto: da Bologna si può uscire a Casalecchio di Reno e proseguire verso Sasso Marconi/Vergato, per arrivare a destinazione in circa un’ora. Una volta arrivati nel centro del paese di San Cristoforo Labante potete lasciare l’auto nel piccolo parcheggio su area sterrata dall’altra parte della strada rispetto alla chiesa del paese: le grotte si trovano a pochi passi, scendendo per il sentiero di fronte.
In alternativa si possono prendere i mezzi pubblici: un treno regionale da Bologna Centrale a Vergato, e poi un bus, il 726, fino alle grotte. In questo caso il tempo previsto di viaggio è di circa 2 ore.
Se si parte da Bologna, consiglio di abbinare la visita alle grotte (che si esaurisce in meno di un’ora) ad una camminata, un pasto in una delle osterie lì vicino, o una visita ad altri punti di interesse nei dintorni.
Cosa vedere
Le grotte
Una cosa che si nota subito quando ci si avvicina è la forma particolare della roccia esterna alle grotte: sembra quasi un morso, dalla cui sommità scende una piccola cascata che in base alle stagioni è più o meno voluminosa.

Questa cascata proviene dalla sorgente di San Cristoforo, a circa 622m sul livello del mare, e viene utilizzata come rifornimento idrico per i vicini Castel d’Aiano e Vergato. Quest’acqua, ricca di carbonato di calcio, ha dato origine al travertino, la roccia calcarea che costituisce le grotte. Ed è proprio grazie a questo materiale che in passato sono state create delle cave intorno alla grotta da cui venivano estratti i blocchi di travertino per costruire palazzi e monumenti nei dintorni, come la stessa Chiesa di San Cristoforo.

Da entrambi i lati di questa cascata si sviluppa l’esterno delle grotte, la cui roccia è ricoperta da macchie di vegetazione molto particolari. A destra, un piccolo ponticello di legno permette di attraversare un laghetto, ma non si potrà procedere oltre; a sinistra invece, si può seguire un ripido sentiero ed accedere all’interno delle grotte, passare per qualche cunicolo e vedere le pareti rocciose da molto vicino.
Nel loro complesso le grotte sono lunghe 54m, per questo anche la visita all’interno sarà abbastanza breve.
Sentieri
Dal momento che le grotte si trovano sulle colline alle pendici degli Appennini Tosco-Emiliani, nei loro dintorni ci sono molti percorsi tra cui scegliere per fare un po’ di trekking: qui ne potete trovare alcuni.
Molti dei percorsi aperti variano dagli 8 a 12km e sono tendenzialmente ad anello, ma per i più avventurosi si può arrivare anche a 20km ed esplorare tutta la Valle d’Aneva tra boschi, ruscelli e paesini.
Scarpe comode, pantaloni lunghi e gambe in spalla!
Altri punti di interesse nelle vicinanze
Una volta visitate le grotte vale la pena aggiungere una seconda tappa: se non si sceglie la strada del trekking nei dintorni, ci sono altri punti d’interesse a poca distanza che valgono una visita:
Rocchetta Mattei
Una rocca dai numerosi stili architettonici, una piccola perla della provincia di Bologna
Distanza: 20 minutiParco storico di Monte Sole
Grande in collina dove immergersi nel verde e nella storia
Distanza: 20 minutiParco Regionale dei Sassi di Roccamalatina
Ho dedicato a questo posto un’altra gita golosa per scoprire cosa vedere e dove mangiare: qui l’articolo dedicato!
Distanza: 40 minuti
Cosa mangiare
In questa zona si mangiano piatti tipici emiliani con qualche specialità tipica della zona.
Tra gli antipasti troviamo le tigelle, sempre abbinate con formaggi e salumi, ma anche funghi e sottaceti.
Non può mancare ovviamente la pasta fresca, come tortelloni, gnocchi e tagliatelle, da abbinare con ragù o profumatissimi funghi del territorio, e tagliate con selvaggina dei boschi come secondi.
Ma la vera specialità è sicuramente il borlengo: una crêpe salata molto particolare che si può trovare solo nella zona appenninica e collinare tra Modena e Bologna. Per scoprire di più su questa specialità, vi invito a leggere l’articolo dedicato!

Dove mangiare
A solo 15 minuti dalle grotte, si può fare una scorpacciata di tigelle e primi piatti di pasta fresca all’Osteria Santa Lucia. Conosciuta per essere una trattoria a conduzione familiare autentica, come quelle di una volta, oltre a questi piatti si possono mangiare anche i tipici borlenghi, fatti di pasta sottilissima e ripieni di lardo o parmigiano. Qui si mangia bene, i sapori sono genuini e l’ambiente è senza troppe pretese: è il posto perfetto dove fermarsi dopo una camminata!
Prezzo: €€
Dove si trova: Via Santa Lucia, 10, 40034 Castel D’aiano BO
Per info e prenotazioni: clicca qui o chiama il 051 912912
Adatto per vegetariani
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