Cosa e dove mangiare lungo la Via degli Dei
Le specialità e i migliori posti dove ricaricare le energie e fermarsi a mangiare lungo Via degli Dei
La Via degli Dei è uno dei cammini italiani più frequentati; collega Bologna e Firenze in un percorso di circa 130km, e si snoda attraverso l’Appennino tosco-emiliano tra foreste, distese, monti e piccoli borghi.

Le ragioni per cui è così apprezzato e camminato sono molte, come la sua lunghezza contenuta e la sua media difficoltà, che permettono anche agli escursionisti meno esperti di cimentarsi in questa impresa. Inoltre, collega due città in cui si mangia benissimo, quindi perché non unire fatica e piacere? 🙂
Lungo il percorso si potrà passare dalle specialità emiliane a quelle appenniniche, fino a quelle toscane, attraversando le micro-tradizioni culinarie dei borghi e dei paesi che accolgono i camminatori durante le soste.
E questo articolo è qui per questo: cosa si deve assolutamente assaggiare, e dove fermarsi a mangiare sulla Via degli Dei? Lo scoprirete in fondo all’articolo!
Storia
Partiamo dalle origini: è stata costruita dagli Etruschi durante l’Impero Romano per collegare Bologna e Fiesole, più di duemila anni fa, e col tempo ha assunto scopi commerciali, dal trasporto di merci alle comunicazioni.
Conosciuta al tempo come via Flaminia “militare”, deve il suo nome attuale ai monti che attraversa – Venere, Adone, Monzuno e Luario. Ad oggi è un cammino segnalato dal CAI, riconosciuto per i suoi luoghi di interesse – come i tracciati originali etruschi, che ancora oggi vengono utilizzati.

Tappe principali
Per tutte le informazioni relative al percorso, vi invito a dare un occhio al sito, dove vengono riportate tutte le informazioni nel dettaglio.
In breve, questo cammino è lungo circa 130km e presenta circa 1200m di dislivello; si parte da Piazza Maggiore a Bologna e si arriva a Piazza della Signoria a Firenze.
I tempi di percorrenza variano a seconda delle attitudini dei camminatori. In generale possiamo dire che in media ci si impiega 4-5 giorni a piedi, o 2-3 giorni in bici, ma si può scegliere di adattare tempi e strade in base alle proprie esigenze. La guida ufficiale consiglia 6 tappe e relativi tempi di percorrenza:
- Bologna – Casalecchio di Reno – Sasso Marconi – Badolo (21.30 km, 6,5h)
- Badolo – Brento – Monzuno – Madonna dei Fornelli (28km, 9,5h)
- Madonna dei Fornelli – Passo della Futa (17km, 5,5h)
- Passo della Futa – Sant’Agata – San Piero a Sieve (21km, 6,3h)
- San Piero a Sieve – Bivigliano – Vetta le Croci (18km, 6h)
- Bivigliano/Vetta le Croci – Fiesole – Firenze (18km, 4h)
Per ogni tappa, sempre la guida ufficiale consiglia anche dove fermarsi a dormire e dove mangiare. Ma prima di scoprire alcuni di questi posti insieme, cosa si mangia di preciso lungo il percorso?
Cosa mangiare
Alla fine del cammino si arriva stanchi, ma non a digiuno! Le specialità tra Emilia-Romagna e Toscana sono diverse, tutte da provare almeno una volta. E se non vi accontenterete di un pasto al volo, ecco tutto quello che potrete provare.

Durante le prime tappe potrete assaggiare piatti tipici bolognesi come i tortellini in brodo o le tagliatelle al ragù come primi, o una cotoletta alla bolognese per secondo (mi raccomando, non prima di incamminarsi se non volete sentirvi appesantiti, ma come cena appagante dopo la fatica andrà benissimo!). Se volete qualcosa da mangiare on the go, allora un semplice ma gustoso panino con la mortadella, naturalmente IGP, farà al caso vostro.

Nelle tappe centrali del percorso tuffatevi nei sapori forti dell’Appennino: assaggiate tigelle e crescentine (se non le conoscete, potete scoprire di più a questo articolo) accompagnate da formaggi e salumi del posto, ma anche i borlenghi, crêpe farcite con lardo o altri condimenti (qui l’articolo dedicato), le specialità al tartufo e i secondi di carne.

Tra le specialità toscane e fiorentine troviamo ad esempio la pappa al pomodoro, un piatto povero fatto di pane, pomodoro e brodo, o come primo piatto i tortelli di patate con burro e Parmigiano Reggiano. Come non citare poi la ribollita, una minestra di pane e verdure, la trippa e, per finire, una bella bistecca alla fiorentina (rigorosamente al sangue). E come degna conclusione del percorso, non può mancare il dolce – cantucci e vin santo!
Per ricette e altre curiosità sui piatti, vi consiglio di leggere questo articolo. Ma dove si possono assaggiare questi piatti?
Dove mangiare
Ve ne avevo già parlato nell’articolo sui posti dove mangiare all’aperto a Bologna: anche se non si trova proprio in centro città ma a Badolo, prima tappa della Via degli Dei, questa osteria è assolutamente da provare se volete assaggiare i veri sapori dell’Appennino. Unica la sua terrazza con vista e gli interni in pietra molto accoglienti. Proprio perché tappa del cammino, l’osteria ha un menù dedicato per i viaggiatori, sia vegetariano che degustazione: le portate sono molto ricche, ottime per ritrovare le energie!
Prezzo: €€€
Dove si trova: Via Brento, 4, 40037 Badolo BO
Per prenotare: 051847506
Per assaggiare invece le specialità toscane potrete fermarvi all’Osteria All’Aglione a San Piero a Sieve: qui troverete crostini, pappardelle al ragù, pici (ovviamente anche all’aglione) e specialità di carne come la bistecca alla fiorentina. Porzioni abbondanti e clima familiare fanno di questa osteria il posto perfetto per i viaggiatori!
Prezzo: €€-€€€
Dove si trova: Via Provinciale, 5 ab, 50037 San Piero a Sieve FI
Per prenotare: 3884360594
Eccoci arrivati alla fine di questa breve guida su come affrontare la Via degli Dei, ma da un punto di vista gastronomico 🙂 Se avete già fatto questo percorso, o volete organizzarlo, fatemelo sapere qui o commentando sulla mia pagina Instagram!